Seger e il suo quarto Mondiale che potrebbe essere l’ultimo.

Mancano circa due mesi al Mondiale di Francia e la FIFA sta intervistando le protagoniste di questa Coppa del Mondo. Due giorni fa è toccata a Carolina Seger (LTA) da dieci anni capitano della Svezia. La forte centrocampista bionda, può essere utilizzata anche in difesa, racconta le sue emozioni per questo quarto mondiale che si appresta a disputare.

“Le aspettative sono molto alte”, ha detto Seger a FIFA.com. “Penso che siamo una squadra molto buona, ma non ancora buona come possiamo diventare.”

Sul quarto Mondiale invece: “Ovviamente non è una nuova esperienza per me, visto che sono qui da così tanto tempo che so cosa aspettarmi, so anche come prepararmi e su cosa dovrei concentrarmi, sarà probabilmente la mia ultima Coppa del Mondo” ha ammesso la 34enne. “Spero di poter godere di quello che è un torneo così importante, oltre a mostrare il mio gioco e creare ricordi che dureranno una vita”.

Seger si sofferma anche sulle critiche che accompagnano la sua squadra dopo il recente quarto posto nell’Algarve Cup: “Contro la Svizzera abbiamo segnato quattro reti dopo che tutti dicevano che non segnavamo, abbiamo perso con il Portogallo e hanno iniziato a dire che non ci difendiamo bene. Parleranno sempre. Abbiamo fiducia nel nostro calcio, dobbiamo solo continuare a lavorare su quello che il nostro staff tecnico ci dice, sia in difesa che in attacco, e continuare a rafforzare la fiducia in noi stesse“.

Rispetto ai precedenti Mondiali il capitano scandivano dichiara: “Abbiamo attaccanti molto veloci, possiamo essere letali in contropiede, ma spero che potremo vedere una Svezia diversa dai precedenti Mondiali. Con questo intendo, una squadra che può dominare il gioco con un ottimo possesso palla e controllare il gioco e chissà tornare a casa con la Coppa del Mondo”.

Carolina Seger inoltre analizza anche come si prepara a questo Mondiale gli Stati Uniti, che incontreranno nella terza giornata del girone e che hanno eliminato nei recenti giochi di Rio 2016: “Gli Stati Uniti partecipano sempre a competizioni importanti in ottima forma e questo non sarà diverso: si preparano come un club e trascorrono quattro o cinque mesi insieme prima del torneo, mentre le altre squadre hanno qualcosa come due o tre settimane”.

Al termine dell’intervista la 34enne ricorda anche i precedenti Mondiali:

  • Cina 2007: “Non siamo riusciti a superare la fase a gironi … È stato terribile! Siamo entrati nella terza partita, abbiamo dovuto battere il DPR della Corea con un margine considerevole, non abbiamo giocato molto bene, e non è stata una grande esperienza”.
  • Germania 2001: “Abbiamo fatto meglio ma, sfortunatamente, contro gli Stati Uniti ero in tribuna per squalifica. Detto questo, abbiamo raggiunto la fase a eliminazione diretta, poi mi sono infortunato dopo i quarti di finale, ma è stato molto positivo per la squadra, mi sentivo molto orgogliosa di quel terzo posto ottenuto. Mi sarebbe piaciuto essere in campo”.
  • Canada 2015: “Questo non è stato un grande torneo per noi, la nostra miglior partita è stata contro gli Stati Uniti (0-0), ma abbiamo perso pesantemente contro la Germania”.

Major tournament record

  • Olympic Games: 2008 (quarters), 2012 (quarters), 2016 (silver medal)
  • European Championship: 2005 (semis), 2009 (quarters), 2013 (semis), 2017 (quarters)
  • FIFA Women’s World Cup: 2007 (group phase), 2011 (bronze medal), 2015 (last 16)

 

Leggi l’intervista completa sul sito della FIFA.